Il patto con il diavolo di Jack o' Lantern e la Leggenda di Halloween

immagine di Rado Javor
Il patto con il diavolo è il metodo con cui il diavolo tenta di accaparrarsi l’anima dell’uomo e, spesso, è lo stesso uomo che invoca il Diavolo, offrendogli la sua anima in cambio di favori. Sono spesso favori legati alla ricchezza o alla realizzazione di un amore, o meglio, il riuscire a circuire una giovane donna. 
A volte la differenza tra uomo e Diavolo è sottile, come per esempio nella leggenda, legata alla festa di Halloween, del personaggio Jack o’ Lantern: Jack è un fabbro e come tale forgia il ferro incandescente, vive nel fuoco, è probabilmente scuro, annerito dal fuoco e dal fumo ha, quindi, delle caratteristiche che lo accomunano al Diavolo e al mondo degli Inferi. E’, inoltre, un ubriacone, quindi conosce il vizio. E proprio per soddisfare questo suo vizio stipula il primo patto con il Diavolo: un’ultima bevuta e poi concederà al Diavolo la sua anima, tanto poco vale ormai la sua anima. 
Ma vediamo la leggenda di Jack o' Lantern, legata ad Halloween.
Un fabbro ubriacone di nome Jack ebbe la sventura di incontrare il Diavolo in un pub, alcuni dicono nella notte di Halloween. Jack aveva bevuto troppo e stava per cadere nelle mani del Diavolo, quando riuscì ad imbrogliarlo offrendogli la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. Il Diavolo si trasformò in una moneta da sei pence per pagare l’oste e Jack riuscì velocemente a mettersi la moneta nel borsello. Poiché Jack teneva lì anche una croce d’argento, il Diavolo non poteva tornare alla sua forma originaria, impossibilitato dalla potenza della croce. Jack lasciò andare via il Diavolo solo a patto che questi gli promettesse di non reclamare la sua anima per i successivi 10 anni. Il diavolo accettò. Dieci anni dopo Jack lo incontrò di nuovo mentre camminava lungo una strada di campagna. Ma anche questa volta con l’inganno e l’aiuto di una croce incisa sul tronco di un albero di mele Jack riuscirà a sfuggire al Diavolo.

Quando infine Jack morì, non fu ammesso in cielo, a causa della sua vita da ubriacone e truffatore. Così si recò all’entrata dell’ inferno, ma il Diavolo lo rimandò indietro perché aveva promesso di non prendere l’ anima di Jack. “Ma dove posso andare?”, chiese Jack. “Torna da dove sei venuto!”, gli rispose il diavolo.

Ma la strada del ritorno era buia e ventosa.
Jack implorò il Diavolo di dargli almeno una luce per trovare la giusta via e il Diavolo gli gettò un carbone ardente che proveniva dalle fiamme dell’inferno. Per non farlo spegnere dal vento, Jack lo mise in una rapa che stava mangiando. Da allora Jack fu condannato a vagare nell’oscurità con la sua lanterna, fino al giorno del Giudizio.
Sul finale l’immagine di Jack si avvicina alla figura dell’angelo caduto Lucifero (portatore di luce da lux, luce e ferre, portare) e con la sua torcia alimentata dalla luce dell’Inferno, donata dal diavolo, egli vaga alla ricerca della via del ritorno. E’ una via buia e ventosa, difficile da percorrere: sia il buio che il vento non agevolano un andamento lineare, simbolo della retta via interiore; la luce fuori dal tunnel sarà per Jack quella del Giudizio universale.
Dobbiamo, a questo punto, tener presente la distinzione tra Satana e Lucifero. Mentre Satana è una potenza più antica che cerca di degradare l'uomo trascinandolo nella materialità e inducendolo a riconoscersi soltanto nella natura e negli aspetti più bassi della creazione, Lucifero è il “Diavolo” in senso etimologico “colui che divide” il quale mette alla prova “sancisce un patto” per risvegliare l'uomo e il suo libero arbitrio. Lucifero sembrerebbe essere la Tentazione che agisce nell'interiorità dell'uomo per destarvi passioni malsane, fino alla vittoria finale del Bene o del Male.

L'Angelo ferito di Hugo Simberg

Nella fiaba La giubba verde del diavolo dei Grimm troviamo un altro esempio di patto con il Diavolo dove l’uomo non ha caratteristiche negative, ma anzi è presentato come una vittima, abbandonato dai fratelli, ma che, messo alla prova dal Diavolo, riuscirà ad averla vinta. In questa fiaba il diavolo avrà, comunque, la sua ricompensa.
Abbandonato dai due fratelli, il protagonista della fiaba, si trova a vagare in una brughiera dove ad un certo punto si imbatte in un cerchio d'alberi e disperato vi si sedette. Alle sue grida saltò fuori il diavolo con una giubba verde e un piede di cavallo.
-Che cos'hai, perché‚ piangi?- disse. Allora egli gli confidò la sua pena e disse: -I miei fratelli mi hanno scacciato-. Disse il diavolo: -Voglio aiutarti: indossa questa giubba verde, ha delle tasche che sono sempre piene di denaro; puoi prenderne fin che vuoi. In compenso però voglio che per sette anni tu non ti lavi, non ti pettini n‚ preghi. Se muori in questi setti anni, sei mio; ma se rimani in vita, sarai libero e ricco fino alla fine dei tuoi giorni-. Il giovane accettò.
Una breve parentesi sul numero 7 (sarebbe assai lungo addentrarsi su questo numero al cui simbolismo sono stati dedicati dei veri e propri trattati) ma sembra interessante, per questa nostra analisi, notare un legame con le 7 sfere planetarie che troviamo nel Mitraismo: secondo i misteri legati al culto di Mitra l’anima sale a Dio attraverso 7 sfere planetarie, questa ascesa veniva rappresentata all’iniziato come sette porte da attraversare, abbandonando ad ogni porta varcata, un indumento, simbolo del legame materiale. Di fronte all’ottava porta l’uomo si ritrova nudo, privo cioè di beni materiali e pronto per la rinascita mistica. E’ ciò che nel mondo cristiano ha trovato una similitudine con i 7 gironi del Purgatorio.
E così il protagonista della fiaba dei Grimm ha sette anni a disposizione per superare la prova e non diventare un’anima dannata, concessa al dominio del diavolo.
Nel IV anno solleva un vecchio dalle disgrazie e questo, riconoscente, gli dà in moglie una delle sue tre figlie. Le dette metà di un anello, dicendole di attenderlo per 3 anni.

Quando il tempo fu trascorso si recò nuovamente nella brughiera e si sedette sotto quel cerchio di alberi. Si udì un forte sibilo, ed ecco arrivare il diavolo tutto arrabbiato e brontolante; gli buttò la sua vecchia giubba e rivolle indietro quella verde. Il giovane se la tolse con gioia, la porse al diavolo ed era ricco e libero per sempre. Poi se ne andò a casa, si ripulì per bene e si mise in cammino per recarsi dalla sua sposa.

Le due sorelle, invece, erano così furiose di aver perso quella fortuna, che lo stesso giorno del matrimonio l'una si annegò, mentre l'altra si impiccò. La sera, bussarono alla porta e si sentì un brontolio; quando lo sposo andò ad aprire, ecco il diavolo in giubba verde, che disse -Vedi, adesso ho due anime in cambio della tua!-.
Un diavolo completamente sconfitto lo troviamo in “Fiabe piemontesi” raccolte e scelte da Gian Luigi Beccaria e tradotte da Giovanni Arpino nel 1982 dove nella fiaba Il patto col diavolo si racconta di un uomo a cui muore il fratello che gli doveva una forte somma, ma non ha alcuna carta che lo dimostri e gli eredi non gli credono. Disperato invoca l'aiuto del diavolo cui promette di vendere la propria anima se lo avesse fatto tornare in possesso del suo denaro. Il diavolo appare e lo conduce all'inferno dove incontra il fratello. Costui gli scrive sulla schiena la cifra del debito. L'uomo torna dall'inferno e con quella scrittura sulla schiena ottiene dagli eredi il suo denaro. Poi il nostro uomo non rispetta il patto col diavolo grazie ai consigli di un prete.
Questo narrato nelle fiabe o nella leggenda di Jack è spesso un Diavolo-Lucifero perdente, un povero diavolo (caduto come lo stesso Lucifero), che non riesce ad accaparrarsi l’anima dell’uomo. E’ la Tentazione sconfitta dalla volontà interiore dell’uomo o dalla fede, rappresentata dalla croce nella leggenda di Jack o dal prete nella fiaba piemontese.

Su Kokoro di Orlando si può leggere la reazione della Sposa del Diavolo quando Jack o Lantern si è presentato alla porta dell'Inferno per chiedere ospitalità 

Commenti

  1. Ancora una volta riesci a fornirmi input a profusione :D
    Mi ha colpito soprattutto - non avevo mai intuito la correlazione - la spiegazione relativa ai 7 gironi del Purgatorio :O

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    1. In effetti analizzando la Leggenda di o'Lantern mi sono accorta che ci sono tantissimi simboli da analizzare; riguardo ai 7 gironi del Purgatorio è un'informazione che ho trovato in un dizionario di numerologia, io ho azzardato l'accostamento delle 7 sfere e dei 7 gironi con la fiaba. Grazie :)

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  2. Conosci anche il motivo per cui la rapa ha finito per diventare una zucca?

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    1. No, non lo so; sembra possa essere per la maggiore quantità del prodotto presente nel territorio americano e che, sia per i colori che per l'ampiezza, permetteva di assecondare la fantasia intagliando e creando "facce" o lanterne più elaborate. Forse :)

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    2. Direi che è la tesi più ovvia e molto probabilmente anche quella corretta.

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  3. mi piace tantissimo leggere i tuoi post mi affascinano tantissimo. Ho sempre amato le fiabe, e scoprirne lati nascosti è molto interessante !grazie!

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    1. Grazie mille,sei gentilissima! L'analisi delle fiabe spesso sorprende me per prima, spero che continueremo a sorprenderci. Grazie ancora :)

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  4. Eh già, ci sono "diavoli" e "poveri diavoli"!

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